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Stazione Ferroviaria Catanzaro
Concorso_1 classificato

 

Località:
Catanzaro

 

Progetto:

Gianfranco Malara

Francesco Carlo Valentini

 

Tipologia dell’incarico:

Progettazione architettonica

 

Cronologia:

Progetto: 2012

 

 

Dati dimensionali:

Superficie lotto: 12.000 mq

Superficie coperta: 2100 mq

Altezza edificio: 17,10 ml

 

L’intervento progettuale riguarda una parte dell’area occupata dalla stazione ferroviaria delle Ferrovie della Calabria di via Milano. La stazione, in virtù dell’ambito territoriale in cui ricade, nel cuore del centro abitato, ed anche della sua indiscutibile valenza funzionale, rappresenta un importante luogo di transito per molte persone e la sede di tutte le attività direzionali delle Ferrovie della Calabria, attualmente dislocate in numerosi fabbricati limitrofi. L’intervento si proprone, quindi, come obiettivo principale quello di riqualificare l’intero ambito della stazione, oggi, riconoscibile per la presenza di un fabbricato tipico dell’architettura cosiddetta “ferroviaria” insieme ad una serie di piccoli fabbricati privi di valenza funzionale e architettonica, dotandola di spazi esterni e interni atti ad assolvere alle funzioni di cui sopra.

Un intervento dalla forte valenza urbanistica, elemento di ricucitura di due pezzi “slegati” di città: attraverso una serie di collegamenti trasversali, il progetto si configura come un “ponte” che mette in collegamento due quartieri di Catanzaro realizzando, quindi, il duplice intento di collegare via Piave con via Milano (oggi divise da una differenza di quota considerevole, una scarpata) e realizzare una piazza adibita a giardino pensile sul piano di copertura dell’edificio più alto, un luogo di ritrovo dove gli abitanti del quartiere possono trascorrere il tempo libero. Non solo, quindi, una semplice stazione, bensì un centro multifunzionale con galleria commerciale e negozi, aree per convegni, uffici, oltre alle già citate scale mobili e alla grande piazza.

La struttura dell’edificio è in cemento armato, mentre sia i tamponamenti che le tramezzature interne verranno realizzate “a secco”. Le facciate esterne sono di tipo “ventilato” con pannelli colorati (a distinguere i vari fabbricati in base alle funzioni ospitanti) in laminato ad alta pressione autoportante. Tale soluzione, oltre a garantire un’elevata inerzia termica, diminuirà sensibilmente i tempi di realizzazione dell’opera. Le facciate trasparenti saranno schermate tramite un tessuto metallico in acciaio inox.